lunedì 26 aprile 2021

Energia Sottile, cosa sarebbe?

Nel nostro procedere nel mondo delle pseudoscienze ci siamo imbattuti nel concetto di “energia sottile”, ma in cosa consiste questa definizione? Ravanando tra vari siti troviamo la sua definizione.

Il nostro corpo fisico è reso vivo e vitale da una struttura energetica generalmente invisibile, ma reale, fatta di forza vitale, ovvero di energia sottile. Questa struttura, che possiamo chiamare corpo di energia sottile, è la “mente” e la memoria che guida il corpo fisico, i suoi organi, i suoi sistemi. Il corpo sottile è anche la guida degli stati di coscienza, delle emozioni, dei pensieri e della creatività. Quando esso è sano e carico di energia sottile, noi siamo sani e pieni di benessere. Quando si ammala, prima o poi, compaiono sintomi sgradevoli, malesseri ed infine malati”.

E ancora.

L’energia sottile è prodotta da ogni campo di energia densa (elettricità, magnetismo, luce, calore, gravità, etc.) e anche da ogni essere vivente. I campi di energia densa, come l’elettricità ed il magnetismo, ne producono di due modalità diverse: Plus, che ha un effetto attivante sugli organismi viventi e Minus, che ha un effetto sedatorio e inibente.

Per concludere

L’energia sottile si presenta inoltre con altre due modalità: energia pura ed energia congesta o sporca. L’energia pura attiva e nutre il corpo di energia sottile, quella congesta può trasformarsi in sintomi sgradevoli, in malesseri e perfino in malattie. Le energie congeste sono prodotte da tutte le apparecchiature elettroniche”

Dulcis in fundo

Si tratta non solo di energie di natura fisica, ma anche astrali e mentali.

Ma dove ci porta questo pippone; direi che per primo sarebbe utile capire cosa si intenda, in campo scientifico, per “energia”.

L'energia è la grandezza fisica che misura la capacità di un corpo o di un sistema fisico di compiere lavoro, a prescindere dal fatto che tale lavoro sia o possa essere effettivamente svolto”.[1]

Pertanto, è una grandezza ben definita e, cosa importante, misurabile.

Ovviamente ci sono innumerevoli forme di energia: chimica, nucleare, termica, elettromagnetica con altrettante innumerevoli fonti, ma cosa distingue una energia “densa” da una “sottile”: non riusciamo a capirla.
La scusa… pardon, il motivo addotto è che le energie sottili, allo stato attuale, non possono essere misurate, infatti, citando sempre quanto scritti su questi siti alternativi, leggiamo.

Esistono tuttavia altri livelli di energia che semplicemente non possono essere ancora misurati a causa di strumenti non sufficientemente sofisticati.

Abbiamo quindi tutta una disciplina che si fonda su un qualcosa che non possiamo misurare e che, almeno da un punto di vista di stretto metodo scientifico, non restituisce al ricercatore nessun elemento di osservazione. Sempre le solite grandezze non quantificabili, mannaggia. 
Guarda caso, esistono in commercio strumenti e sistemi che indirettamente (autentico gioco di prestigio) rivelano l’esistenza delle “energie sottili”: test Kiniesiologici, il Vega Test, la Macchina Mora, il Biotest. Saremmo curiosi di conoscere cosa restituiscano questi strumenti.

Diciamo che non siamo proprio partiti bene.

Forse questa “energia sottile” rimanda alla teoria ottocentesca della “vis vitalis” di Berzelius, valida quando ancora non si sapeva dell’esistenza di vita microscopiche e non si disponeva degli strumenti adatti a riconoscerle, altri tempi, la scienza ne ha fatta di strada.[2]
E anche vero che con il progresso della scienza, anche la pseudoscienza trova nuovi appigli, in questo caso, per rafforzare l’esistenza di questa fantomatica energia, abbondano i riferimenti alla Fisica Quantistica, ovviamente per dare una parvenza di serietà a tutta questa fuffa, vediamo alcuni esempi.

La fisica quantistica oggi ci dice che quello che vediamo nel mondo fisico, non ha nulla a che vedere con il mondo “reale” sub atomico. Ogni oggetto, ogni essere vivente, persino il vuoto sono in realtà permeati di quantitativi molto grandi di energia sottile o potenziale.” [3]

Quasi corretto quanto scritto all’inizio, certo ci sfugge il termine “reale” riferito al mondo sub atomico (ci risulta tale anche quello sopra), ma la seconda parte appare poco chiaro cosa voglia dire. Dal punto di vista della fisica quantistica, il Principio d’Indeterminazione di Heisenberg, che vieta la determinazione simultanea con la stessa accuratezza e precisione di quantità di moto e posizione di una particella (o equivalentemente di energia e tempo di vita di uno stato energetico), impedisce che la misura dell'energia dello stato di vuoto dia come risultato un valore nullo, da intendersi come esattamente zero e poiché in meccanica quantistica le particelle possono essere descritte come quanti di opportuni campi (per es., fotoni per il campo elettromagnetico), anche il campo di vuoto può non avere stati a energia nulla, pertanto il vuoto quantistico viene definito come quello a energia minima, ma sui quantitativi “molto grandi” e peraltro “sottili” abbiamo qualche perplessità. 

Altra citazione, sempre dallo stesso sito, ma praticamente la troviamo uguale su tutti.

I dottori Reich e Reichenbach dimostrarono che l’energia sottile si diffonde nell’universo grazie alla sua natura radiante; ogni organismo vivente l’assorbe dall’ambiente esterno e la irradia continuamente. Pertanto può essere irradiata da un oggetto e assorbita da un altro.

Qui viene il bello, vengono citati due ricercatori, ma niente sul loro lavoro. Andando in giro per il web, pensiamo che si possano riferire al lavoro fatto dallo psichiatra Wilheilm Reich, il secolo scorso e che lo portò a creare la definizione di “energia orgonica”, un'ipotetica forma di energia che descrisse in alcuni esperimenti pubblicati alla fine degli anni trenta. Egli affermò che l'energia dell'orgone (o energia orgonica) permeava tutto lo spazio, era di colore blu e che certe forme di malattia erano la conseguenza dell'impoverimento o del blocco dell'energia all'interno del corpo.
La teoria dell'orgone è ritenuta inattendibile da tutta la comunità scientifica in quanto incompatibile con le attuali conoscenze scientifiche e priva di conferme sperimentali. [4]
L’altro potrebbe essere il filosofo tedesco Hans Reichenbach, le cui pubblicazioni sono piuttosto vaste, appare difficile quindi capire, esattamente dove ha dimostrato l’esistenza di queste “energie sottili”. 
È vero che ogni corpo assorbe e irradia continuamente energia, ma non c’è nulla di mistico, e il normale fenomeno che si ha essendo immersi in un campo elettromagnetico generato da diverse sorgenti: umane e naturali. Per cui abbiamo: riflessione e termalizzazione, tutti effetti ben conosciuti e spiegabili.
In definitiva, siamo alle solite, riferimenti presi a caso, decontestualizzati e riportati acriticamente in tutti i siti, solo fumo negli occhi di chi legge.

E per finire.

La moderna fisica quantistica ci offre nuove e impressionanti definizioni di queste energie, arrivando per esempio, al calcolo matematico di una energia unificata che precede lo scorrimento trasversale elettromagnetico, di natura eterica (es. professori David Bohm e Aharonov sulla teoria dell’ordine intrinseco)”.

Ancora una volta saremmo curiosi di sapere: dove la “moderna fisica quantistica” definisce queste presunte “energie”, cosa si intenda con “calcolo matematico di una energia unificata che precede lo scorrimento trasversale elettromagnetico”, infine presupponiamo si riferiscano all’effetto Aharonov-Bohm, che è un fenomeno di meccanica quantistica in cui una particella carica è influenzata da campi elettromagnetici in regioni in cui tali campi sono nulli, effetto ampiamente dimostrato sperimentalmente ma che non ha bisogno di scomodare grandezze fisiche nascoste, le nostri attuali conoscenze lo spiegano ampiamente [5].

Oppure alla formulazione fatta dallo stesso Bohm all’inizio degli anni 80 e racchiusa nel suo scritto Wholeness and the Implicate Order [6], dove viene formulato il concetto di Implicate e Explicate order, per descrivere due diversi quadri per la comprensione dello stesso fenomeno o aspetto della realtà. In particolare, i concetti sono stati sviluppati per spiegare alcuni bizzarri comportamenti delle particelle subatomiche che la fisica quantistica fatica a spiegare. In particolare l’Entanglement quantistico, un fenomeno ancora poco chiaro in cui in determinate condizioni due o più sistemi fisici rappresentano sottosistemi di un sistema più ampio il cui stato quantico non è descrivibile singolarmente, ma solo come sovrapposizione di più stati. Da ciò consegue che la misura di un'osservabile di un sistema (sottosistema) determini simultaneamente il valore anche per gli altri. Per onestà dobbiamo scrivere che una miriade di fisici ha cercato di trovare una spiegazione soddisfacente del fenomeno, tra l’altro sperimentalmente verificato in una moltitudine di esperimenti: da Einsten a Dirac, da Bhor a Schrödinger senza però avere mai trovato una soluzione. [7]. In ogni caso nessuno di questi scienziati si è mai permesso di introdurre un concetto talmente sballato di “energia sottile”.
Dobbiamo fare attenzione anche al fatto che, nel mondo pseudoscientifico si usa la fisica quantistica applicandola a macrosistemi (il corpo umano per esempio) senza pensare che questa straordinaria branca che ha dato alla luce la fisica moderna è da intendersi funzionale sui microsistemi, sulle particelle elementari. Prove in laboratorio hanno dimostrato che quanto previsto da Planck all’inizio del 900 è al di là di ogni dubbio valido e ha permesso all’umanità in meno di un secolo uno sviluppo tecnologico senza precedenti nella storia umana. 

Per concludere, sempre in questi siti troviamo la spiegazione del tutto.

“Il sensore più’ efficace al mondo atto ad identificarle è il nostro stesso psicosoma.”

Ci siamo, la solita aria fritta:

1. nessun sistema di misura quantificabile;

2. nessuna teoria reale a supporto;

3. nessun effetto osservabile

Per cui tutta la pseudoteoria su un’energia sottile non ha nessun fondamento scientifico e non esiste nessun fenomeno che ne avvali la sua esistenza, tantomeno una sua applicazione in campo medico.

Riferimenti

[1] Vocabolario Treccani.

[2] http://www.pellegrinoconte.com/2017/04/14/omeopatia/

[3] https://www.erboristeriarcobaleno.com/energia_sottile.html

[4] Robert E. Butts, Sciences and Pseudosciences. An attempt at a new form of demarcation, in John Earman (a cura di), Philosophical problems of the internal and external worlds: essays on the philosophy of Adolf Grünbaum, Pittsburgh-Konstanz series in the philosophy and history of science, vol. 1, University of Pittsburgh Press, 1993, p. 163, ISBN 978-0-8229-3738-8.

[5] Y. Aharonov, Bohm D., Significance of electromagnetic potentials in quantum theory, in Phys. Rev., vol. 115, 1959, pp. 485–491, DOI:10.1103/PhysRev.115.485.

[6] Bohm, David (1980), Wholeness and the Implicate Order, London: Routledge, ISBN 0-7100-0971-2

[7] Aczel Amir D., Entanglement. Il più grande mistero della fisica, Raffaello Cortina Editore, Milano, 2004.



sabato 17 aprile 2021

Alimentazione sana, moda o necessità?

I tempi sono cambiati, le mode cambiano in tutti i campi e anche l'alimentazione a volte fa "tendenza". 
Basta guardarsi intorno, nei supermercati, negozi, ristoranti o bar, oppure facendo un giro sui social. Superfood, vegan, bio, km0, gluten-free, anti-aging sono solo alcuni esempi di termini o diciture entrati nel linguaggio comune, o stampati sulle confezioni di qualsiasi cosa (si parla di superfood anche nei cibi per cani).
Molte di queste saranno probabilmente delle mode passeggere, è vero, soprattutto per i più giovani che si lasciano influenzare da personaggi famosi che postano su instagram foto accattivanti di piatti sani, colorati e creativi, mostrando contemporaneamente il loro fisico statuario. D'altra parte gli influencer si impongono sui social in tutti i campi, ben venga anche sulla sana alimentazione. 
Sono tanti gli ashtag che possiamo trovare facendo un giro in rete #healthyeating, #cleaneating, #healthyfood, #instafood, #cibosano ecc, ai quali si contrappone l'altrettanto virale #foodporn, che allude a cibo goloso da mangiare con gli occhi.
In ogni caso al di là dei trends del momento, l'attenzione per un'alimentazione più salutare è cresciuta già da un pò di anni, complice una divulgazione scientifica sempre più presente, attraverso canali ufficiali come libri, tv, riviste, blog, o anche canali social, utilizzati non solo da personaggi famosi ma adesso sempre di più da esperti, medici nutrizionisti biologi ecc. 
Ecco, è proprio leggendo le loro pubblicazioni che abbiamo imparato che spesso l'industria alimentare ha condizionato le nostre scelte e i nostri gusti, ma è altrettanto vero che negli ultimi decenni, l'opinione di illustri professori dall'indubbia credibilita ha portato a una inversione di tendenza da parte dei consumatori e conseguentemente, da parte del settore industriale e ristorativo. 

-Ritorno all'integrale-

È il caso ad esempio del prof. Berrino (Istituto Nazionale dei tumori di Milano) e della sua campagna (sostenuta anche dalla rete) contro la farina bianca, che ha definito addirittura come "il più grande veleno della nostra alimentazione"... "un contributo all’insorgenza di gran parte delle patologie croniche che affliggono l’umanità"; stesso destino per lo zucchero raffinato o per il classico riso bianco o brillato. 
Questo ha contribuito, tra le altre cose, a far rifiorire sugli scaffali dei supermercati farine di ogni tipo, integrali o semi-integrali, di riso, di farro, riso o pasta integrale e poi un pullulare di merendine e biscotti "senza farine raffinate" "senza zuccheri aggiunti" (di queste ultime non avevamo bisogno). 
Forse la definizione di veleno è stata una posizione un pò estrema, forse non condivisa da tutta la comunità scientifica, ma questa scossa all'industria ha cambiato il nostro modo di fare la spesa, più attento alla qualità, e alla salute. Forse è solo una moda? Benvenuta! 

-Senza glutine-

E non dimentichiamoci dell'aumento delle vendite di prodotti senza glutine, i "gluten free", ora disponibili molto più facilmente in tutti i supermercati, o semplicemente di prodotti alternativi al grano: miglio, quinoa, amaranto, grano saraceno, i cosiddetti "falsi cereali". 

-Grano moderno-

All'avvento di questi ultimi prodotti ha contribuito tra gli altri, a livello internazionale, anche il libro del cardiologo americano William Davis, che nel suo libro best seller "la dieta senza grano", ci parla della "pancia da grano" e di come quest'ultimo sia il responsabile di diverse patologie moderne. In gran parte a causa dell'uso e abuso di vari prodotti da forno industriali e non, ma anche e soprattutto per colpa - da quanto emerge nel libro - del grano moderno: il cosiddetto "grano nano" . Una pianta che rispetto a quella dei nostri antenati pare non abbia conservato quasi niente, per via degli svariati incroci genetici che ha subito fino a renderlo più basso, più resistente al vento e al conseguente "allettamento" (caduta) e con un carico proteico maggiore per aumentarne la resa, data la maggiore richiesta, e per sfamare tutta la popolazione mondiale. 
Pioniere di quella che fu definita Rivoluzione Verde fu il genetista americano Norman Borlaug che proprio per il suo intento, riuscito, di ridurre la fame nel mondo, fu insignito del premio Nobel per la pace nel 1970. 
Anche questa è stata una campagna molto attiva sui social supportata a volte da verità scientifiche a volte no. Ad esempio si è molto diffusa online l'idea che la celiachia possa avere avuto origine proprio da questo aumento delle proteine contenute nel glutine a seguito delle modificazioni. È una teoria sicuramente interessante ma al momento non ci sono evidenze scientifiche ad accreditarla. 
E inoltre questa campagna mediatica contro il grano ha scatenato l'ennesima moda: la "glutenfobia". Ma attenzione, gastroenterologi, nutrizionisti, l'Istituto Superiore di Sanità e la stessa Associazione italiana celiachia sono tutti concordi: la dieta gluten free è una scelta alimentare poco salutare in assenza di una diagnosi di celiachia certa. 

-Senza olio di palma-

E che dire della battaglia contro l'olio di palma? Anche questa medica e mediatica ha portato l'industria a ridurre e/o eliminare questo ingrediente dai prodotti, molti dei quali dedicati alla prima infanzia. 

-Vegetarianesimo-

Quando pensiamo a medici "influencer" non possiamo non pensare al prof. Umberto Veronesi (già ministro della Sanità, Fondazione Veronesi) e alla sua campagna (ma sono tanti i medici concordi) contro la carne o per meglio dire a favore della riduzione drastica del consumo di carne rossa, soprattutto lavorata, associato da alcune ricerche all'aumento di specifiche tipologie di tumori. Questa sensibilizzazione sul consumo della carne è sicuramente molto importante non solo per la nostra salute come è ormai comprovato, ma anche per il nostro pianeta infatti la produzione incontrollata di carne rischia di privare la Terra di acqua potabile e di fonti energetiche. A queste ragioni ovviamente si aggiungono quelle etiche. 
Oggi vediamo un numero crescente della popolazione italiana che si dichiara vegetariana e vegana. Ma attenzione, bando al fai da te magari dettato dalle mode del momento; è fondamentale che lo schema alimentare venga stilato e deciso insieme a un nutrizionista per non incorrere in rischiose carenze. 
Su questa linea della sostenibilità, dagli Stati Uniti arriva, la dieta flexitariana, alla lettera vegetariana flessibile già adottata da molte star; è un regime alimentare prettamente vegetale che non esclude un consumo limitato di carni anche rosse. 

-Super food-

E per concludere questa carrellata di tendenze alimentari, mancano all'appello i già citati super food. Da sempre si parla di alimenti dalle tante proprietà benefiche, ma negli ultimi anni le più recenti ricerche scientifiche hanno portato alla luce un nuovo orizzonte nel campo dell'alimentazione, la relazione tra il cibo e il nostro DNA, il nostro genoma: il cibo "dialoga" con i nostri geni, influenza il nostro metabolismo e la nostra salute, manda cioè dei "messaggi" alle nostre cellule, di salute nel caso di cibo "sano", di malattia nel caso di cibo "sbagliato", incompatibile. Questo è quello che studia la scienza della nutrigenomica, unione tra genomica e nutrizione spesso associata alla nutraceutica anch'essa nata dall'incontro tra l'approccio nutrizionale e quello farmaceutico. 
Alla luce di questi nuovi orizzonti la scelta dei cibi che assumiamo diventa molto importante per la nostra salute; sicuramente alcuni alimenti sono più prodigiosi di altri perché ricchi di micro nutrienti e per le loro proprietà, "anti-aging", combattendo radicali liberi, infiammazione, stress. 
Una grande campagna di marketing ha però portato alla ribalta cibi a volte un pò esotici etichettati come superfood: bacche di goji, avocado, melagrana, semi di chia, zenzero, curcuma, alghe, semi di canapa, radice di ginseng, ecc. Forse un'eccessiva pubblicità verso alimenti che indubbiamente hanno buone proprietà ma non più di altri già presenti nella nostra alimentazione quotidiana: broccoli, barbabietole, frutti di bosco, mandorle, noci, frutta, verdura, legumi ecc. 
Ed è proprio per bloccare l’utilizzo spropositato di questo termine da parte delle aziende ai fini di marketing che l’Unione Europea dal 2007 ha vietato l’uso della denominazione superfood sulle confezioni. 
Inoltre come ci ricordano medici e ricercatori nessun cibo si può considerare miracoloso, pertanto il suo consumo peraltro irrilevante, non può metterci da solo al riparo da eventuali malattie; la prevenzione è importante anche a tavola, ma sempre nel contesto di un'alimentazione varia ed equilibrata e di uno stile di vita adeguato. Che beneficio potrebbe portare il consumo di curcuma o bacche di godji, se poi magari continuiamo a fumare, a bere o magari a ingozzarci contemporaneamente di patatine e dolciumi? 

E nel prossimo futuro? Quali saranno i trends alimentari ?

Ovviamente ancora cibi sani, sostenibili e "novel food":  una manciata di cavallette e il pranzo è servito.