venerdì 12 marzo 2021



Medicina Quantistica, chi è costei?

Certo, sicuramente Planck non avrebbe mai immaginato che quello che è stato il frutto di una sua ricerca avrebbe prodotto una nidiata di pseudoscienze.In effetti, la teorizzazione dei quanti di energia e quindi del fotone, termine coniato da Albert Einstein, ha condotto alla nascita della Fisica Quantistica e ha rivoluzionato prima il mondo scientifico e poi, letteralmente, il mondo.
La miniaturizzazione che si è ottenuta nel campo dell'elettronica (ma fondamentalmente la stessa elettronica), che ci ha portato ad avere un universo in una tasca, è figlia dell'intuizione dei brillanti scienziati che hanno “inventato” la Fisica Quantistica.
Limitandoci al campo medico, uno dei più potenti strumenti diagnostici, la Risonanza Magnetica Nucleare, nasce proprio grazie alle applicazioni della Fisica Quantistica.
Tuttavia, al di là delle applicazioni tangibili come la RMN che vengono dalla Fisica dei quanti, è possibile imbattersi in tante patacche più o meno pericolose per la salute umana, infatti gironzolando per il web, sono centinaia i siti che propongono la Fisica Quantistica come soluzione, senza controindicazioni, per una pletora di malattie: dal semplice raffreddore al più impegnativo cancro, senza, tuttavia, alcuna indicazione sulla natura di tale patologia.
Ma cos'è la medicina quantica o quantistica?
In uno di tanti di questi siti leggiamo:

"La medicina quantica può essere definita come l’esplorazione profonda di quella che è la dimensione anatomo-energetica del nostro corpo. In questo, la medicina quantica, o quantistica, si interessa dell’energia vitale, considerata come veicolo essenziale di trasmissione e coesione delle corrette informazioni, sotto forma di frequenze, dalle quali dipende tutta la nostra vita. Nel campo della medicina bioenergetica, la medicina quantica interagisce con l’attività di strutture quali atomi, molecole, cellule, tessuti, organi e sistemi. L’energia vitale è contenuta in ogni cosa ed è presente dentro di noi, amministrando i peculiari rapporti energetici che strutturano lo stato di salute. Quando il flusso di questa energia viene perturbato, per diverse motivazioni, siano esse fisiche o psichiche, si riscontra un’alterazione del giusto rapporto tra le diverse energie dando luogo a sintomi e disturbi."

Come nella migliore tradizione delle pseudoscienze, se vuoi rendere credibile una cosa, infarciscila di parole difficile e termini, diciamo, tecnici.
Volendola fare semplice, l'idea di base è che gli organismi emettano dei "biofotoni", che questo "flusso di energia", possa essere misurato e che le fluttuazioni siano un chiaro indizio di una malattia.
A questo segue tutta una pratica di cure che affonda nello zoccolo duro delle "medicine alternative": dalla pranoterapia, alla medicina ayurvedica, passando dalla più consolidata omeopatia e non guasta neanche una dieta alimentare basata su cibi anch'essi "quantistici".
Certo l'uomo della strada potrebbe chiedersi, ma perché l'idea dei biofotoni è una cialtronata?
Il tutto sembra sia partito da un biologo russo, tale Alexander Gavrilovich Gurwitsch, secondo il quale ogni sistema biologico emetta spontaneamente quanti di luce. Fin qui tutto normale, dal momento che è stato verificato come sia possibile l’emissione di fotoni da parte di tessuti biologici per un effetto noto come bioluminescenza, che non ha origini termiche. Si tratta di una luce molto debole, non visibile a occhio nudo, che generalmente si trova al confine tra gli ultravioletti e lo spettro del visibile.
Da un suo esperimento eseguito sulle cipolle, avrebbe dimostrato l'esistenza di presunti raggi mitogenetici o radiazioni mitogenetiche, da lui ritenute onde simili alla radiazione ultravioletta e prodotte dalle cellule animali e vegetali durante la mitosi. Nei suoi esperimenti dimostrò che un germoglio di cipolla lasciato sviluppare al buio aumenta la sua velocità di crescita se posto vicino a un germoglio simile intero o a un triturato di meristema apicale di un altro germoglio. Questa rivoluzionaria teoria però non è mai stata comprovata da esperimenti successivi e addirittura lo stesso Gurwitsch dovette ammettere che le esperienze sulle cipolle non hanno dato risultati conclusivi, tanto che per interpretarli si è spesso ricorso ad ammettere che in certi casi esistesse un effetto mitogenetico positivo, in altri negativo (cioè che nelle cellule irradiate la mitosi fosse meno attiva che nelle altre), e, infine, in altri ancora, le cellule fossero insensibili alla radiazione mitogenetica.
Nonostante tutto questo, ecco che negli anni 70 un fisico tedesco Albert Fritz Popp, ritorna sull'argomento confermando l'esistenza di questi "biofotoni".
Il fatto è che ad oggi, nessuno studio "serio" ha mai dimostrato né l'esistenza di questi fantomatici biofotoni, né quale possa essere uno strumento capace di rilevare questi “quanti” di energia e stabilirne una reale differenza tra un soggetto sano e uno malato, al di là della mera fluttuazione statistica.
È rumorosa l'assenza nel mondo scientifico di una qualsiasi pubblicazione o ricerca che in qualche modo possa almeno dare un fondamento plausibile a questa "medicina quantistica".
Vogliamo concludere questa lunga trattazione con quanto scritto da Heisemberg, uno dei padri della fisica quatistica:

"In un periodo più antico della scienza – scrive Heisenberg – si distinguevano come gruppi diversi, minerali, piante, animali., uomini. […] Noi sappiamo ora che si tratta sempre della stessa materia, degli stessi componenti chimici, che possono appartenere a qualsiasi oggetto, a minerali, come ad animali o a piante. […] Ciò che può essere distinto è il tipo di connessione in un certo fenomeno […]"

Rimarca un altro illustre scienziato, Niels Bohr: 

"è impossibile guardare un organismo come un ben definito sistema di particelle materiali, alla stregua di quelli considerati nello studio delle ordinarie proprietà fisiche e chimiche della materia"

Per la stesura di questo articolo ringrazio il Prof. Pellegrino Conte, Ordinario di Chimica presso l'Università degli Studi di Palermo, per il prezioso aiuto.




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